martedì 31 luglio 2012

Rimedio Anticaldo #3 Raspberry Ice Cream

Parte con ritardo questa ricetta perchè nel frattempo sono partita, poi tornata, ma questa è un'altra storia, in un altro post...

Ora passo le mattinate a far mille mila giri al caldo e i pomeriggi al mare, così, giusto per mantenere l'abbronzatura! E un gelato a merenda è quel che ci vuole per sopportare il solleone :)



Altra ricetta altro gelato!
Sembra che non mangi altro, ma non è così! Giuro! ;)
Però una cosa sto mangiando di continuo: frutti di bosco!
Ne ho comprata una cassetta e me li sto gustando in tutte le versioni: dolci, salate, a pranzo, a cena a anche a colazione! Quindi preparatevi che vedrete un sacco di ricette ricche di questi golosi frutti!

Volevo una coppetta rosa, femminile, un po' retrò, dai gusti semplici e golosi, ma soprattutto un dolce che fosse gelato, di nome e di fatto...
Ero partita dall'idea del sorbetto che avevo visto qui, mantenendo all'inizio la percentuale di zucchero, contenuta nella miscela finale non inferiore al 30% in modo da ottenere un composto sia morbido e non ghiacciato (come insegna sempre qui) 

...poi la panna in frigo mi ha fatto l'occhiolino e unirla alla ricetta è stato un attimo! (sballando un po' le proporzioni, ma ho pensato che il grasso contenuto nella panna aiutasse nel mantenere il gelato morbido e cremoso e che quindi non influenzasse il risultato finale!)





Unica avvertenza: lo sciroppo e la purea vanno uniti alla panna quando si sono raffreddati.

Mescolare spesso (dal basso verso l'alto) fa sì che il composto incameri aria ed è importante per evitare o meglio limitare la formazione di cristalli di ghiaccio data l'assenza di uova, farina di carrube o gelatina che servono appunto a mantenere il composto cremoso anche da congelato.


Ora non resta che armarsi di cucchiaino, un buon libro, e una super colonna sonora che accompagni ogni leccata!




Con questa ricetta partecipo al contest de La barchetta di carta di zucchero


martedì 10 luglio 2012

Ice Cream Cookies

Capita che a fine pasto, o a metà pomeriggio venga un certo languorino, che non è proprio fame, ma più voglia di qualcosa di buono... 
(Io a pensarla così, mi aspetto sempre Ambrogio che se ne esce con una piramide di Ferrero Rocher a soddisfare queste mie voglie ciccissime di dolcetto.)

Chi non ha velleità di mandare avanti un pseudoblog di cucina non sa che dietro queste voglie malefiche si cela un complicatissimo meccanismo per cui non basta, che so, un cioccolatino, o un biscotto da credenza, o una merendina del Mulino Bianco. Non c'è Buondì che tenga o girella che valga la pena di essere mangiata. (Cibi più dietetici tipo yogurt o frutta non li sto proprio prendendo in considerazione ;) )
No. 
Un pseudo foodblogger quasi ostentando noia si mette a cliccare con l'indice della mano dominante la tastiera e digita.

Che cosa di grazia?

Tale omino o donnina digiterà quattro cose:
- il blog per seguire la blogroll e vedere se qualche amicoblogger ha una ricetta che faccia al caso suo,
- facebook per vedere se qualche blog che ha una pagina facebool ha pubblicato una ricetta che faccia al caso suo,
- twitter per chiedere agli amici foodblogger se per caso hanno una ricetta che faccia al caso suo e infine
- Pinterest. E qui ci sono ancora più milioni di idee che facciano al caso suo. Addirittura idee che sono anche meglio (o peggio, se lo guardiamo dal lato della dieta) di quello che mente umana possa mai escogitare. Vere e Proprie genialate porcellissime!

digitate queste quattro cose, sconsolato si dirige verso la credenza a checkare (non ne avrebbe bisogno, eh, il foodblogger sa a M E N A D I T O cosa ha in credenza...ma controllare per la 10392372981 volta non guasta mai!) gli ingredienti che servono per imbastire quella che all'inizio pareva essere una semplice merenda e che invece si è rivelata un atto tra l'eroico, il gourmet e la creazione più sbavereccia che si sia mai vista. 

La mia ricetta pinterestiana, blogghesca e facebookkiana è stata fatta in un attimo. 
Sapevo di non avere tutti gli ingredienti, così sono uscita e sono andata al supermercato a rimediare.
Ecco. 
Uno che c'ha un blog di cucina, dopo questo semplice gesto dovrebbe mettersi a cucinare, no? 
NO.
Sto giro no.
Tra pc e cassa del supermercato erano passate 3 ore e io c'avevo fame! Ormai sarà stata pure ora di cena, ma l'idea c'era e non poteva essere ignorata.

Già, l'idea.
Questo tarlo in mente è colpa merito di una persona speciale che ha detto che non fa mai troppo caldo per un cookie. (No, certo... lei lo mangia nella vasca ^.^)
E allora come finisce questa storia?
La trovata della mia merenda-che-alla-fine-è-diventata-cena è...rullo di tamburi...




Gli Ice Cream Cookies!
Sono facili, gustosi, poco sani, ma ogni tanto anche la dieta vuole il suo sgarro!
E soprattutto non necessitano di cottura!


Quindi per una volta non fate le stràfiche, mettete da parte i forni e comprate dei cicciosissimi cookies! E già che ci siete passate in gelateria e prendetevi una sbavereccia vaschetta di gelato (il mio variegato al cioccolato) e che sia alla crema, che se uno la dieta la strappa, lo deve far per bene!

Poi con un cucchiaino spalmate, spalmate e ancora spalmate!



Ora, per chi ha il coraggio, l'ardore di immolarsi nel nome del foodblogging e volesse accendere il forno rischiando la vita e il linciaggio da parte dei coinquilini... ci sono mille milioni di cookies in rete.

Se avessi avuto uno spirito più foodie e non mi fossi abbassata (e qui partono i cori: buhhh!!!Vergogna!!! Fubbloggah de 'sta cippaaaa) a comprarli spudoratamente (belli, eh!? col cavolo che a me sarebbero venuti così!!!) avrei seguito la sua ricetta ma mica perchè è amica mia, eh? No... o meglio, non solo... soprattutto perchè è stata la sua produzione a farmi venire l'acquolina in bocca... poi a far due più due con la vaschetta del gelato è stato tutt'uno! Non ho saputo proprio resistere ^.^



- nota: per dare al biscotto la forma precisa ho usato il coppapasta azzurrino che vedete nella foto, l'ho appoggiato sul biscotto, l'ho riempito di gelato e poi delicatamente l'ho sfilato. Era più piccolo del cookie e quindi con il secondo biscottone sopra ho spinto delicatamente per farlo allargare e aderire!



Da condividere con le amiche più care, virtuali e non...


Da e per Pinterest, dato che con questa ricetta partecipo molto volentieri al contest di Cucina e Cantina :)




venerdì 6 luglio 2012

Fried Zucchini Flowers


Il mio balcone sta proliferando "abbestia" (come sapranno gli amici di feisbuck e quelli di tuitter!) !!! 
Sono una contadina nata :)
Oltre ai "soliti" basilico-timo-salvia abbiamo anche la liquirizia (new entry dell'anno) e le patate viola (sì, proprio loro!).


Tra i prodotti dell'"orto" il nuovo arrivato della settimana è un cetriolone grosso quanto un dirigibile di cui non ci eravamo praticamente accorti!
Cresceva quatto quatto dietro al vaso, penzolando pericolosamente verso il piano di sotto...
Ce n'è solo uno...che la vicina di sotto si sia fregata gli altri?!


Poi i peperoncini piccanti... pochi, ma buoni!
I peperoni, ancora verdi e i pomodori...
E poi i fiori di zucca!
Il vaso è troppo piccolo e quindi la pianta fa un sacco, ma un sacco di fiori. E basta.
La maggiorparte li abbiamo già mangiati, aspettiamo i nuovi... Nel frattempo ne abbiamo comprate altre due scatoline, così, per non scordarci il sapore :)


Dopo due post di rimedi anticaldo avevo voglia di qualcosa di più "consistente"!
Ora, per amore del blog l'ho fatto, ma non credo che prima di un nuovo Blizzard mi rimetterò a friggere!
Sono uscita dalla cucina arrancando sui gomiti per quanto era caldo -.-'

Però ne è valsa la pena!
Eccome se ne è valsa!!!


Ingredienti:
per due scatole di fiori di zucca (una ventina abbondanti) ho usato
150g di ricotta di mucca fresca
1 tuorlo
3-4 capperi salati
una manciata di basilico fresco
sale


e ancora 4 uova (più la chiara avanzata, chè siamo in tempo di crisi e non si butta via niente ;P )
pangrattato
olio per friggere


tanta pazienza e un ventilatore o meglio ancora un condizionatore davanti a far compagnia :)


Lavare e asciugare bene i fiori e liberarli delicatamente del pistillo centrale senza romperli.


Mescolare il basilico tritato finemente, il tuorlo e la ricotta, salare e riempirci i fiori.


Immergere i fiori nelle uova sbattute e impanare. Ripetere un'altra volta l'operazione per avere una crosticina più compatta e far mantenere la forma ai fiori in cottura.


Scaldare in un wok l'olio.
Quando è ben, BEN caldo immergervi i fiori tenendoli per l'apice in modo che non si schiudano.
Lasciarli così fino a che la parte a contatto con l'olio non è ben dorata, poi girarli dal lato opposto.


Servire ben caldi, ma con Caronte, Lucifero e Satanasso alle porte anche a temperatura ambiente andranno benissimo!


Ottimi come piatto unico, come fingerfoods (se poi li infilzate in uno stecco non ci si sporca neanche le mani!) o come contorno/secondo piatto sfizioso!


Godeteveli in ottima compagnia, sorseggiando una birra fresca, magari in terrazzo, in giardino o anche in riva al mare!!!

martedì 3 luglio 2012

Rimedio Anticaldo #2: Sangria Popsicles


Oggi fa decisamente troppo caldo per stare davanti al pc...ma è una temperatura perfetta per questi ghiaccioli!!!
Il tutto nasce da una brocca immensa di sangria che ho definito "leggeraleggera", ma che dopo due bicchieri ti stende come un colpo di karate :)

La ricetta è quella infallibile di Marcello, ogni anno, al suo compleanno ne fa circa 5 litri e puntualmente finisce in un baleno!


Troppo buona e troppo fresca! Hic!
E quella che è avanzata è finita in stampini per ghiaccioli!

Unica accortezza di mettere la frutta tagliata a dadini a macerare con lo zucchero qualche ora prima, meglio ancora il giorno prima.
Quando avrà rilasciato tutti i succhi aggiungere il vino, l'aranciata (tipo Fanta), il succo del limone, le spezie, mescolare e lasciar riposare in frigo così da farla "insaporire".
Versare negli stampi da ghiacciolo e far congelare.




Togliere dagli stampi e avvolgere in cellophane trasparente così da occupare meno posto in freezer :)


E questo è il mio...