Capita che a fine pasto, o a metà pomeriggio venga un certo languorino, che non è proprio fame, ma più voglia di qualcosa di buono...
Chi non ha velleità di mandare avanti un pseudoblog di cucina non sa che dietro queste voglie malefiche si cela un complicatissimo meccanismo per cui non basta, che so, un cioccolatino, o un biscotto da credenza, o una merendina del Mulino Bianco. Non c'è Buondì che tenga o girella che valga la pena di essere mangiata. (Cibi più dietetici tipo yogurt o frutta non li sto proprio prendendo in considerazione ;) )
No.
Un pseudo foodblogger quasi ostentando noia si mette a cliccare con l'indice della mano dominante la tastiera e digita.
Che cosa di grazia?
Tale omino o donnina digiterà quattro cose:
- il blog per seguire la blogroll e vedere se qualche amicoblogger ha una ricetta che faccia al caso suo,
- facebook per vedere se qualche blog che ha una pagina facebool ha pubblicato una ricetta che faccia al caso suo,
- twitter per chiedere agli amici foodblogger se per caso hanno una ricetta che faccia al caso suo e infine
- Pinterest. E qui ci sono ancora più milioni di idee che facciano al caso suo. Addirittura idee che sono anche meglio (o peggio, se lo guardiamo dal lato della dieta) di quello che mente umana possa mai escogitare. Vere e Proprie genialate porcellissime!
digitate queste quattro cose, sconsolato si dirige verso la credenza a checkare (non ne avrebbe bisogno, eh, il foodblogger sa a M E N A D I T O cosa ha in credenza...ma controllare per la 10392372981 volta non guasta mai!) gli ingredienti che servono per imbastire quella che all'inizio pareva essere una semplice merenda e che invece si è rivelata un atto tra l'eroico, il gourmet e la creazione più sbavereccia che si sia mai vista.
La mia ricetta pinterestiana, blogghesca e facebookkiana è stata fatta in un attimo.
Sapevo di non avere tutti gli ingredienti, così sono uscita e sono andata al supermercato a rimediare.
Ecco.
Uno che c'ha un blog di cucina, dopo questo semplice gesto dovrebbe mettersi a cucinare, no?
NO.
Sto giro no.
Tra pc e cassa del supermercato erano passate 3 ore e io c'avevo fame! Ormai sarà stata pure ora di cena, ma l'idea c'era e non poteva essere ignorata.
Già, l'idea.
E allora come finisce questa storia?
La trovata della mia merenda-che-alla-fine-è-diventata-cena è...rullo di tamburi...
Gli Ice Cream Cookies!
Sono facili, gustosi, poco sani, ma ogni tanto anche la dieta vuole il suo sgarro!
E soprattutto non necessitano di cottura!
Quindi per una volta non fate le stràfiche, mettete da parte i forni e comprate dei cicciosissimi cookies! E già che ci siete passate in gelateria e prendetevi una sbavereccia vaschetta di gelato (il mio variegato al cioccolato) e che sia alla crema, che se uno la dieta la strappa, lo deve far per bene!
Poi con un cucchiaino spalmate, spalmate e ancora spalmate!
Ora, per chi ha il coraggio, l'ardore di immolarsi nel nome del foodblogging e volesse accendere il forno rischiando la vita e il linciaggio da parte dei coinquilini... ci sono mille milioni di cookies in rete.
Se avessi avuto uno spirito più foodie e non mi fossi abbassata (e qui partono i cori: buhhh!!!Vergogna!!! Fubbloggah de 'sta cippaaaa) a comprarli spudoratamente (belli, eh!? col cavolo che a me sarebbero venuti così!!!) avrei seguito la sua ricetta ma mica perchè è amica mia, eh? No... o meglio, non solo... soprattutto perchè è stata la sua produzione a farmi venire l'acquolina in bocca... poi a far due più due con la vaschetta del gelato è stato tutt'uno! Non ho saputo proprio resistere ^.^
- nota: per dare al biscotto la forma precisa ho usato il coppapasta azzurrino che vedete nella foto, l'ho appoggiato sul biscotto, l'ho riempito di gelato e poi delicatamente l'ho sfilato. Era più piccolo del cookie e quindi con il secondo biscottone sopra ho spinto delicatamente per farlo allargare e aderire!
Da condividere con le amiche più care, virtuali e non...