venerdì 28 settembre 2012

Dutch Pancake e Uva Fragola


A casa fervono i preparativi per la partenza, ci giriamo tra pile di panni lavati e ancora da stirare, scatole e scatoloni e valigie vuote che andranno riempite.
Gli ultimi vizi che concediamo alla sister si ripercuotono anche sulla tavola:
dolcetti, pizze, affettati, frutta e verdura di ogni tipo... E dire che quando non c'è per giorni e giorni mangiamo sempre le stesse cose ;)


Inoltre in questi giorni mille mila chili di uva fragola sono approdati nel mio frigo...
mille mila milioni di acinini dolcissimi, provenienti dal giardino di un'amica e pronti ad essere mangiati... cos una coccola per la sorellina (e una per me, che sono nostalgica) e lo "smaltimento" di tutta questa frutta è stato un tutt'uno!


Ci ho fatto la gelatina, li ho mangiati con pane e burro, li ho infilati in una torta (prossimamente) ed eccoli anche suo pacakes...



Questo pancake cotto al forno è delizioso, burrosissimo e perde ogni odore di uova che è quello che personalmente detesto dei pancakes!
Una coccola autunnale, da mangiare caldo caldo e ancora quasi sfrigolante di burro...



Per OGNI pancake servono:
1 uovo
1 cucchiaio di burro morbido
2 cucchiai ben colmi di zucchero
1/4 di tazza di latte (ho preso una tazza di quelle belle grosse e ho calcolato più o meno un quarto)
3 cucchiai pieni di farina
1 pizzico di sale

uva passa a piacimento
zucchero a velo per guarnire


Mixare tutti gli ingredienti per almeno un minuti.
Nel frattempo scaldare una pirofila bene imburrata in forno a 200°.
Quando la pastella è pronta e la pirofila ben calda versarvi il composto e far cuocere per circa 20 minuti.


Il pancake si gonfierà e sulla superficie si formerà una sottile, deliziosa, crosticina.
Ora non resta che guarnire con l'uva fragola, spolverare abbondantemente con zucchero a velo e gustarsi questo dolcetto ben caldo, in compagnia di un buon libro.



***

Quando guardo questi colori e sento spandersi il profumo di burro nell'aria (perchè sì, profuma di burro, di dolce, di buono!), la genuinità di questo pancake evoca colazioni inglesi.
Inglesi! Non americane.
Inglesi, perchè c'è genuinità, c'è amore, c'è quell'idea di coccola e di calduccio quando fuori piove e fa freddo.
Inglesi perchè è un dolce semplice da fare, ma d'effetto anche se un pochino shabby...

E proprio quest'aura così British mi ha fatto scattare la scintilla per il contest di Patty di Andante con Gusto: io adoro l'humor inglese, le loro serie tv (come Doctor Who, LutherSherlock o Secret Diary of a Call Girl...solo per citarne alcuni) e ancor più molti dei loro film (il Discorso del Re, Harry Potter...) e adoro soprattutto lui, Colin Firth, davvero troppo bravo!!! Quindi dovendo scegliere un film per il contest Cinegustologia...la commedia è servita, come non scegliere LA commedia che tutti ricordano, che tutte noi donne abbiamo visto e rivisto riconoscendoci nella goffaggine, nella spontaneità, ma soprattutto nei mutandoni color carne della protagonista? E non ci vedete Bridget (chè tanto l'avevate capito che si trattava de "il Diario di Bridget Jones", no???) mangiare la mattina questo frittellone (al forno) con taaaaanto zucchero a velo sopra e presentarsi al lavoro con i baffi ancora bianchi?
E nonostante l'imperfezione, nonostante i semini dell'uva da sputacchiare, nonostante sia cicciotto dentro e fuori questo pancake piacerà, piacerà da matti, proprio come Bridget piacerà a Mark perchè è semplice e genuina e sì, le piacerà così com'è!

Per la trama, se ancora non lo avete visto (vergogna!), leggete qui!

E ovviamente, con il mio Dutch Pancake all'Uva fragola insieme a Bridget, partecipo con piacere al contest di Andante con Gusto :) -sezione commedia leggera, ovviamente!-


sabato 22 settembre 2012

Insalatina di feta e frutti di bosco

E (e non si comincia mai con E, ma le licenze poetiche sono le mie migliori amiche!) mi accorgo solo ora che settembre è quasi passato e che la settimana prossima mia sorella (nella foto) se ne parte per l'Erasmus.
Sigh. Sob.

Per non soffrire troppo di nostalgia ho deciso che nel frattempo mi impossesserò della sua cameretta trasformandola nel mio studio persanel (leggi: la metterò sottosopra e la riempirò di tutto ciò che mi capita a tiro, dai vestiti, alle stoffine, alle cartacce, ai progetti in via di realizzazione...etc..etc..).

La cippalippa mi mancherà un sacco °__°* 


L' Agosto e il Settembre del 2001 (se non mi sbaglio con i conti) li ho passati fuori.
Sono andata due mesi a Londra dopo essermi tagliata i capelli a zazzera, cosa questa che mia madre ha interpretato con un "ommioddionontorneràmaipiù" solo perchè mi ero decimata la chioma. 
Roba che solo le mamme capiscono.
Fa strano pensare che adesso non sembra così incredibile farsi due-tre-nove mesi fuori, che non ti senti così lontana da casa tua, che sì, vai, ma ti puoi sentire tutti i giorni a tutte le ore e su tutti i social network.

10 anni non sembrano così tanti, ma di passi avanti ne sono stati fatti a bizzeffe... io per esempio avevo un cellulare, ma le tariffe erano ancora troppo alte per poter chiamare all'estero ad ogni ora del giorno e della notte.
Il computer c'era, in casa, ma internet si pagava all'ora, non era flat, e ci dovevi stare attento per non rimanere sul lastrico; quando accendevi il modem partiva un fischio che si sentiva in tutte le stanze di casa e le pagine si caricavano a scatti, ogni 10 minuti...
A Londra invece nella casa in cui stavo non c'era il pc, dovevo andare in biblioteca, a orari definiti e per non più di 30 minuti (ed erano avanti che lo avevano pubblico!)
Potevi parlare nelle chat, ma non erano così sviluppate e poi dicevano che erano per depravati (o almeno così raccontavano a me).
E google? beh prima si usava Virgilio!
Avevo addirittura la macchinetta fotografica a rullino (rullino!)... (dààài dieci anni non sono così tanti, no??? E invece sì, ahimè... )

Non avevo facebook per condividere le foto, i pensieri o anche solo una battuta. Non avevo whatsapp per chiaccherare (e non è lo stesso che messenger. No no!) o skype per vedere gli amici.

Ora mia sorella se ne parte per 9 mesi, ma so già che non sarà così lontana, così irraggiungibile e sarà bellissimo poterla sapere a solo un colpo di click di distanza!!!


Cosa vi offro virtualmente nel piatto?
Frutti di bosco freschi, 
feta a cubetti, 
qualche ciuffetto di basilico, 
un filo d'olio, 
sale, 
pepe 
e una sorella da usare da cavia :)

domenica 2 settembre 2012

Il rientro

Finita l'estate è ora di riordinare gli appunti, le foto, i ricordi, di raccontare agli amici le vacanze, di ritrovarsi al lavoro, a scuola, all'università...o, come me, di cominciare a cercare un lavoro...

L'anno scorso la meta era a Germania per festeggiare i 50 anni di mamma a Sylt, isoletta dell'estremo nord della Teteschia, quasi al confine con la Danimarca, sconosciuta anche alle cartine... 
3700 km in macchina con mamma, papà, sorella e cane al seguito; dieci giorni come quando ero piccola, senza dovermi preoccupare dell'itinerario, del mangiare, del dormire e, soprattutto, dei soldi :) il che fa comodo, quando sei perennemente al verde e cerchi di racimolare anche gli spiccetti di rame :)

Quest'anno non avevo tempo, ma soprattutto denaro per partire, se non fosse stato per quel giveway di Sara che mi aveva regalato un super buono per un sito di case in affitto, il che mi ha permesso di godermi 3 giorni di estremo relax (e di caldo forsennato, ma questa è un'altra storia!) in un posto idilliaco! 

Eravamo in una casetta adibita a B&B immersa in una campagna bucolica, a dieci minuti di macchina da Arezzo, la buonanotte ce la dava la luna, la sveglia, i grilli non li avevo mai sentiti così forti e vicini... insomma un posto dove potersi lasciare alle spalle la stanchezza, le ansie e i problemi della vita quotidiana.

Ha fatto parte della cura anche staccarsi dalla macchina fotografica, fregarsene di cliccare qualsiasi cosa, e ricordare solo qualche nome, sparso qua e là, aiutandosi con bigliettini da visita e (sì, non credevo potessi mai farlo, ma l'ho fatto!) con il cellulare.


Consigli per gli acquisti:
Ad Arezzo
Posto incantevole, candido, originale, con prodotti eccellenti... Da godersi istante dopo istante!
Ho provato una tartelletta al limone ricoperta da meringa, la cioccolata mi ammiccava, ma era veramente troppo caldo così abbiamo ripiegato su una limonata alla menta e su latte-fragola-e-vaniglia, con i pallini neri e fragole VERE! In tutto 6,50€



A Firenze (chè quando sono in Toscana una capatina mi piace sempre farcela!) STRAconsigliata la Fiorentina dell' Osteria Dei Pazzi, ai tavoli l'80% è gente del posto, niente sciccherìe, nessun calice di cristallo o posto fashion, ma una osteria dove si mangia B E N E, e tanto!
una fiorentina da 1,2kg, patate arrosto, coperto, acqua e caffè 60€ in due... e uscivi muggendo!
Davvero consigliatissima!


Per quanto riguarda il sito, su Roomarama ci siamo trovati benissimo, lo studio era persino meglio delle foto, con un bagno meraviglioso: mi sentivo una regina!
Il sito funziona benissimo, ho cambiato data 2 volte con estrema facilità e senza problemi o sovrattasse, l'assistenza è in inglese, l'unica piccola pecca, a mio avviso, è il pagamento anticipato, ma la cortesia, la disponibilità e la gentilezza dell'assistenza è davvero notevole!


E in una vacanza così cosa si mangia a colazione? 
Un plum cake semplice semplice, una settevasetti che non impegna nè mente, nè corpo, con l'unica aggiunta personale di chicchi di ribes rosso!


Mangiata la mattina con i grilli che friniscono è veramente una rinascita!



1 vasetto di yogurt  (usare poi il vasetto come misurino per le seguenti quantità di ingredienti)
3 vasetti di farina 00
2 vasetti di zucchero
1 vasetto scarso di olio
3 uova
1 bustina di lievito per dolci
ribes rosso a piacere

Mescolare tutto, aggiungere a pioggia i chicci di ribes e mescolare delicatamente per non farli rompere; infornare a 180° per circa 40 minuti (ma fare sempre la prova stecchino perchè dipende dal forno!!! Il mio, che non funziona ci mette molto più tempo!)



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E se per caso passaste a Porto Recanati (tra Ancona e Macerata) entro il 9 Settembre...
Non perdetevi il Labirinto di Mais :)






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Al ritorno ho ritrovato un nuovo inizio da costruire... ci son stati dei giorni neri, di un nero intenso e feroce, ma la vita va avanti e non ci sono parole nè spazio, in questo blog, per parlare di cose così profonde e dolorose.