mercoledì 30 luglio 2014

Il Fatto: sono stata invitata a una tre giorni serratissima di degustazione di vini vulcanici (panoramica dal Nord al Sud, senza eccezioni di sorta)

I Luoghi: Montefiascone - Pitigliano - Orvieto - una infinità (ho perso il conto) di Case vinicole sparse intorno alle precedenti località

L'Immaginario: tre giorni di assaggini di vino, visita alle location e un'incontro ravvicinato del quarto tipo con blogger della zona, poi un ritorno a casa sobrio e discreto

La Realtà: non ho mai mai bevuto così tanto in vita mia!!!

Ad essere onesti è la prima volta che mi ritrovo a fare una sorta di recensione ad un evento di cui sono stata ospite e quindi il richiamo del comunicato stampa c'è stato ed è stato veramente tentatore... altro spauracchio che vorrei evitare è l'elenco spasmodico di ogni mezzo passo che abbiamo fatto..
Com'è noto non sono una wine blogger, né una   g i o r n a l i s t a e n o g a s t r o n o m i c a (mi piace troppo questo termine!),  né un'esperta enologa, quindi, dopo lunghe e approfondite riflessioni ho deciso che, per onestà intellettuale, mi limiterò a raccontare come ho vissuto questi tre giorni.

Primo Giorno
Da Ancona a Orvieto mi hanno diviso soltanto 3 ore di macchina e svariate canzoni dei cartoni animati (Giorgio Vanni e Cristina D'Avena sono il Top in macchina, provare per credere!) poi, subito dopo aver fatto la conoscenza con Franco, l'unico altro blogger oltre alla sottoscritta, ci siamo persi per Montefiascone (un paesino di 3 metri per 3 e noi sissignori ci siamo persi, ma con onore, perché siamo rimasti indietro per fare le foto ;) )
Di lì (h 19.30 circa), a stomaco vuoto dalla mattina, ci hanno messo davanti a qualcosa come 12 calici a testa che volta per volta venivano riempiti da 12 tipi di vino diversi (questa numerazione -non il vino- piacerebbe davvero tanto ad un'amica :) ). Sul tavolo una bottiglietta d'acqua frizzante, un pacchetto di grissini e una brocca di coccio. 



Il pensiero estemporaneo: ora... se già la bottiglietta d'acqua ce l'avevamo, la brocca a cosa sarà servita? Forse contiene acqua naturale?
E fortuna che non ho controllato lì per lì, perchè quella non era una brocca d'acqua, bensì una sputacchiera
Sissignori perchè a questi eventi non importa se sei un omaccione panzuto e peloso o una timida, fragile, signorina, no! Le sorsate di vino si svuotano con grazia ed eleganza dentro il recipiente apposito poggiato al tavolo. 
Non vi dico che faccia che ho fatto la prima volta che ho visto uno sputazzo!!! E io che mi sono ciucciata tutti i vini dal primo all'ultimo! Ecco il segreto svelato, ecco perchè io ero 'mbriaghella e loro freschi come rose! La sputacchiera sior e siori!



Inutile dire che già dopo il primo assaggio del primo vino per me gli altri erano tutti buoni ;)
Per tutta la degustazione si è parlato di sapidità, sentori, profumi, fiori, frutta, città... gli unici commenti che sono riuscita a scrivere io accanto a circa 11 su 12 vini è stato: bono! Che non è proprio il tipo di commento che ti aspetteresti da un giornalistaenogastronomico... 
a cena poi, persone esperte -cui mi sono appioppata indegnamente per tutta la durata della manifestazione per farmi spiegare e consigliare, poracci...- mi hanno finalmente svelato che alcuni erano passabili, altri buoni, altri decisamente meno... fortuna loro!
Finita la degustazione cena, poi nanna nel primo albergo. 

Bòn, prima serata andata!

Secondo Giorno
dopo una conferenza sui vini e sul vulcanismo a Pitigliano, il pranzo nella cantina di Pitigliano, e qui la sorpresa: la zuppa di ricotta, spinaci e cannella tipica di Pitigliano -nella prima foto- , ustionante, profumatissima, da bis e tris. (questa la riprovo a breve!).
Finito il pranzo siamo ripartiti per le cantine locali che hanno partecipato alla manifestazione. -in fondo vi svelerò la mia top four-
Tocco di colore l'incontro con un artista locale che ha creato nell'azienda Sassotondo la prima, singolare "dimora di meteoriti in maremma"

La sera siamo arrivati ad Orvieto, cittadina bellissima, e non da meno è stato il mio Hotel nientepopodimenoche lo stesso in cui il giorno prima aveva alloggiato nientepopodimenoche-bis- Kevin Kostner ! Proprio di fronte al Duomo... 'no spettacolo!
Peccato che avevamo accumulato un filino appena di ritardo e in cinque-minuti-cinque mi sono dovuta cambiare-docciare-vestire-acconciare-truccare per la Cena di Gala con gran distesa di prodotti tipici locali e vini vini e ancora vini di tutti i profumi e sapori e gradi alcolici che potete immaginare!
Ma direi che ne è valsa la pena!

Terzo Giorno 
degustazioni dalla mattina!
'na mazzata! Voja a sputacchiare i vini! ore 9.30 già con il bicchiere in mano, altro che alcolisti anonimi, ci vuole il fisico, ci vuole!
E poi via in un turbinio di altre Aziende Vinicole, un tour de force che è durato fino alla sera alle 17.00 quando sono dovuta ripartire brilla, stanchissima ma  soddisfatta di questa esperienza nuova, a tratti difficile da capire per la tecnicità e per la densità degli eventi in un breve periodo, ma sicuramente molto interessante... 

Per la cronaca vorrei assicurare che prima di rimettermi in macchina e guidare ho aspettato un'oretta buona, camminando e bevendo acqua, questa volta,  che... diciamocelo... andavo un po' sbanderella ;)

La Top Four:
mi permetto di citare quattro case vinicole, ottime per accoglienza e gentilezza, le due che più mi saltano in mente a ripensare a questo tour de force alcolico sono: 
Decugnano dei Barbi, il proprietario è un vero gentiluomo, la sua proprietà ha il fascino di un paradiso nostrano e i suoi vini sono piaciuti davvero tanto anche ai giornalisti che erano con me all'assaggio (io non faccio testo: già ero rimasta affascinata da lui ;) )



Poi i fratelli Barberani, anche loro squisiti per ospitalità e gentilezza e per il romanticismo dietro l'etichetta: il loro vino più buono è dedicato ai loro genitori e proprio per loro si chiama Luigi e Giovanna... (ma assolutamente da non perdere anche il loro muffato dolce, vincitore del miglior vino dolce di nonmiricordoqualeanno)



Poi oltre che per il vino, anche per la location e l'agriturismo (ci abbiamo fatto tutti un pensierino) viene la Cantina Leonardi, sul Lago di Bolsena, un'oasi di pace e verde...



e infine lo sguardo magnetico e i modi gentili ma energici della signora Carla -Sassotondo- hanno fatto sì che scattassi qualcosa come milleduecentocinquantasei foto nella sua tenuta...
Che sia stata colpa del magnetismo della meteora :) ?



Un Sentito Grazie:
all'organizzazione in toto, a partire da Carlo Zucchetti, ad Alessandra, Francesca e Michela;
a Carlo e con lui Alessandra per la guida esperta (e non si parla di macchine, qui ;) )

a Franco e ai compagni di viaggio, per non avermi mai fatto sentire fuori luogo :)

In conclusione:
il week end è volato, ho imparato un sacco di cose e ho capito quanto studio sta dietro il mondo del vino e quanto è faticoso il lavoro dei giornalisti enogastronomici.
Mi sono fatta un sacco di risate con persone genuine, ho visto posti meravigliosi e già non vedo l'ora di ritornarci per approfondire la loro conoscenza, che con i ritmi serrati di questi tre giorni, ahimè, è stata (per ora) solo superficiale.
Me ne sono tornata a casa con il palato più recettivo alla vastità di emozioni che un vino ti può dare, con i profumi di tutti i vini bianchi, delle vendemmie tardive, dei muffati (e non muffiti come li chiamavo io ;) ) di queste terre vulcaniche, ma soprattutto ancora più consapevole della necessità di una profonda esperienza per godere appieno di tutti i meravigliosi sapori che mi sono passati sottomano.


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