martedì 25 febbraio 2014

Pizza zucchine e robiola.

Si ha sempre meno tempo di cucinare per bene, di lasciar lievitare le idee assieme all'impasto, di prendersela comoda, sorridere al cielo e vedere buffi disegni tra le forme delle nuvole.
Questa domenica ho voluto andare contro la tendenza di questi ultimi mesi pieni di lavoro e impegni ed ho scelto cibi lenti, freschi e pieni d'amore lasciando al lunedì il precotto e il surgelato. 
Le mie verdure erano fresche, brillanti, un pomodorino diverso dall'altro.
Le farine ragionate*, di grano buono, macinate per bene, non quelle del supermercato, pre-impacchettate e spesso rimaste troppo tempo sugli scaffali per poter conservare intonso il sapore.
E il risultato è stato una domenica piena di amore, di profumi, di abbracci e di spicchi di pizza condivisi con tanto amore.


L'impasto
250g di acqua tiepida 
8g di lievito di birra secco
500g di farina (W 260**)
2 cucchiai d'olio extravergine di oliva
2 cucchiaini di sale fino



La farcitura
100g di robiola fresca
1 zucchina 
5-6 pomodorini pachino
1 cucchiaio di olio e.v.o.
sale grosso
origano o basilico (meglio se freschi)




Sciogliete il lievito nell'acqua ben tiepida, quindi cominciate a versare la farina poco alla volta mescolando con vigore con la mano cercando di incamerare aria all'impasto ancora semiliquido.
Quando avrete usato metà della farina aggiungete il sale all'impasto, l'olio e poi continuate a versare farina e mescolare fino ad avere un impasto liscio, omogeneo, morbido, ma non appiccicoso e facilmente improntabile con le dita. Continuate quindi ad impastare energicamente comprimendo sul tagliere l'impasto per far sviluppare bene la maglia glutinica, per dar forza all'impasto e aiutare anche la lievitazione.L'impasto deve avere una consistenza setosa, morbida, ma che se provate a lasciarvi sopra un'impronta quasi deve fare resistenza, deve avere un "tono", elasticità.
Mettere la pagnotta in una ciotola, coprire con un piatto o con la pellicola trasparente e lasciar lievitare in frigo per almeno 12/18h.
Finita la lievitazione versate il composto su un tagliere infarinato, e lasciate a temperatura ambiente per circa un'ora. Quindi stendete la pizza con le mani e trasferitela in teglia. Condite con un'emulsione di olio acqua e sale grosso, con la zucchina tagliata sottile, ciuffi di robiola e i pomodorini freschi. Aromatizzate con l'origano e/o il basilico, quindi infornate a 200° per circa 10-15 minuti.




*questa volta ho usato queste farine, arrivate di soppiatto nella mia dispensa e recapitate inaspettatamente fresche fresche circa 2 settimane fa... Di una qualità che rispecchia in pieno la serietà di un marchio famoso in tutto il mondo che non chiede, non si aspetta pubblicità, ma che mi sento in cuor mio di consigliare perchè merita veramente!

sabato 1 febbraio 2014

Pickled Radishes: Ravanelli sottaceto. Belli, eh... ma il sapore tutta un'altra cosa!



Son belli, per carità. Che poi non mi piacciano è un altro paio di maniche...



E' che le ricette le vedi sui blog, su Pinterest, su Istagram & Co., ma poi mica le assaggi? Mica sai di cosa sanno finchè non le provi? Ti va di fortuna se quel sapore particolare ti piace... Tipo con il tè matcha, due anni fa se non lo bevevi, non ci facevi i biscotti e non lo mettevi nella minestra non eri fashion. Io l'ho comprato, assaggiato, messo nei biscotti e nella minestra, ma non c'è verso: non lo riesco a buttare giù!
Così il coriandolo. Non trovandolo al supermercato ne ho fatto una coltivazione abusiva in ogni aiuola del terrazzo e cresce più della gramigna! Ora lo devo estirpare tutto perchè il sapore (per me) non è 'sto granchè... anzi... nella zuppa mi sapeva di piedi -.-'

E così è stato (perchè non c'è due senza tre) per i ravanelli sottaceto.
Troppo simpatici, tutti a fettine sottilissime dentro i barattoli, di una preparazione che dire facile è anche un po' ridicolo, colorati, di stagione, scrocchierelli, economici... ce le hanno tutte. Tranne la bontà.
Che poi sia un fatto di gusto personale e magari voi li provate e ve ne innamorate, questo è fuor di dubbio. Nel caso fatemelo sapere, impavidi e coraggiosi, che vi smollo i restanti 7 barattoli che ho in frigo (ma che prestissimo raggiungeranno, ahimè, la pattumiera (perchè sono anche poco furba e una volta che mi lancio in una nuova "ricetta" -chiamarla ricetta è anche un po' eccessivo- ne faccio in grandi quantità, così se mi piace ne ho una scorta. Ecco. E' quando non mi piace che diventa un problema!).





2 mazzolini di ravanelli freschissimi e croccanti, ben lavati e asciugati
3 tazze di aceto (per me di mele)
1 tazza e mezzo di acqua
3 cucchiaini di sale
2 cucchiai di zucchero (per me di canna)
3-4 foglie di alloro
qualche spicchio d'aglio
qualche grano di pepe nero



Tagliate finemente i ravanelli con l'aiuto di una mandolina e disponeteli in vasetti di vetro puliti e asciutti.
Fate bollire l'aceto con l'acqua, il sale, lo zucchero e le spezie.
Una volta che il sale e lo zucchero si saranno sciolti e il composto comincerà a bollire versate il liquido, ancora bollente, sui ravanelli.
Chiudete ermeticamente e lasciate raffreddare, appena freddi potranno essere consumati.



Si conservano in frigo per circa una settimana