sabato 8 marzo 2014

Citronbullar

Questo è il periodo dell'anno in cui impazzisco e comincio a piantare indiscriminatamente qualsiasi seme mi capiti sottomano.

E' anche il periodo dello shopping convulso, degli acquisti improvvisi, del nuovo stile di vestiti, ma questa è un'altra storia. 
Un altro post. 
Oggi voglio dare spazio alla Primavera :) 


Sono partita dai bulbi di tulipano, dai crochi, dagli anemoni che già spuntano impettiti dai vasi in terrazzo, passando per le piccole piantine di agrumi che ho trovato in sconto alla Coop (mandarini e limoni :) ), fino al nocciolo dell'avocado, messo in acqua giust'appunto ieri dopo che ehm...ho lasciato parzialmente ammuffire tutto il frutto in frigo perchè non avevo mai il coraggio di piantare il seme. 
Mo' aspettiamo e vediamo se ne viene fuori qualcosa ;)
su Pinterest avevo trovato un sacco di tutorial su come far nascere un avocado in casa, ma non sono molto fiduciosa del mio pollicione verde... 
E poi c'è stata la promessa di mettere su un vivaio di avocadi con Giulia che è sicuramente più brava di me a consumarli ;)



Poi la settimana scorsa sono andata dai genitori del mio coinqui-moroso e ho scoperto che avevano due ciotolone immense di cactus belli cicciotti, o meglio, di succulente e così ne ho approfittato per prendermi qualche piantina da mettere in acqua in attesa che butti fuori piccole radici...
Speriamo solo sopravvivano!


Certo è che questa sorta di torta lievitatissima non è sopravvissuta neanche una settimana. 
Snobbata dalla mamma ( "A me questi tipi di dolce proprio non mi fanno" cit. ) e schifata dalla sorella ( "mmm...sa troppo di limone" cit. 2.0 *) a mio avviso è una delle torte (passatemi il termine) più buone che abbia mai sfornato. In realtà è un panbriochone gigante, aromatizzato al limone, 'na roba goduriosa sbrodolante zucchero sciolto e soffice, spessa e ben saporita come piace a me.
L'idea di metterci poi la farina per pane nero, quella con i semini dentro, è stata la svolta epocale, la brioche acquista molto più "spessore" e più gusto!


* che poi come fa di grazia un dolce a sapere troppo di limone????




Per l'impasto
200g farina per pane nero, con semi vari (per intenderci io uso questa)
400g farina tipo manitoba
farina di grano tenero per infarinare il piano
8g lievito secco
250g latte
75g zucchero di canna
40g burro
1 cucchiaio olio evo
1 uovo

Per il ripieno
6 cucchiai di zucchero di canna
la buccia grattugiata di 5 limoni non trattati


Intiepidire il latte e scioglierci il burro e il lievito secco, aggiungere la farina per pane nero e lasciar riposare 5-6 minuti; unire l'olio, l'uovo leggermente sbattuto e impastando leggermente con la mano unire poco alla volta la farina tipo manitoba. Impastare bene tutti gli ingredienti fino ad avere una bella pagnotta liscia e non appiccicosa.
Mettere l'impasto a riposare in una ciotola tiepida coperta con pellicola trasparente e lasciate lievitare in frigo per circa 18 ore (o se come me avete una casa gelida anche a temperatura ambiente, ma occhio! Nell'impasto ci sono latticini e uova! Potrebbe rovinarsi).


Passato il tempo di lievitazione stendere l'impasto con un matterello ad un'altezza di circa mezzo cm e lasciare lievitare ancora un'oretta.
Cospargere con il ripieno e arrotolare stretto per il senso della lunghezza.
Praticare tre tagli longitudinali (per il senso della lunghezza del rotolo, per intenderci) e con i tre cordoni che si sono formati fare una treccia.
Arrotolare la treccia a formare una ciambella, appoggiarla su una teglia rivestita di carta da forno e lasciar lievitare per un'altra oretta coperta da un canovaccio pulito in un luogo tiepido e al riparo da correnti d'aria.


Accendere il forno a 250° e infornare quando arriva a temperatura, poi appena chiuso lo sportello del forno abbassare la temperatura a 190°.
Lasciar cuocere fino a che la superficie non è dorata (in questo caso verrà scura perchè un terzo della farina è per pane nero).
Per una cottura completa ci vorrà circa un'oretta (o almeno con il mio vecchissimo forno ci vuole così, spero a voi di meno!).