sabato 2 febbraio 2013

PM-Day!

Oggi il post sarà lungo. Un premio fedeltà arriverà in tutte le case delle poverette che riusciranno ad arrivare in fondo ;)

Arrivò il giorno in cui la dirimpettaia mi chiamò al cellulare. 
Non aveva finito lo zucchero.
Non aveva la macchina che non partiva.
Non mi chiedeva di fare la baby sitter nè di tenerle il cane.
No. 
Semplicemente non le veniva la pizza.
Il suo lievito madre non funzionava. 
Non lievitava. 
SOS lievito, quindi!

E così ho spacciato. 
Il mio panetto di PM. 
E poi ho spiegato. 
Le ho svelato quei due trucchi in croce che fanno cambiare tutto.
Le ho messo KO le due ricette che aveva manco fossi l'uomo tigre.

Neanche a farlo apposta oggi è il Pasta Madre Day.
Momento più azzeccato non l'ho mai vissuto!

Punto primo:
La pasta madre.
Un mesetto fa l'ho rifatta. (Per chi si fosse perso dei passaggi la ricetta la riscrivo in fondo con le modifiche attuali)
Solo che questa volta non l'ho abbandonata, non l'ho lasciata a se stessa, no! Con cure e amore è sempre arzilla e felice, pronta a gonfiarsi come si deve!

Il trucco principale è avere una pasta madre attiva, con molti "buchetti" dentro (li vedete dal vetro del barattolo in cui la tenete)
Il secondo trucco è rinfrescare la pasta madre 3-4 ore prima di usarla e poi tenerla a temperatura ambiente.
Il terzo trucco è una lievitazione lentissima in frigo.
L'ultimo trucco fondamentale è non fare mai l'impasto troppo secco. La pagnotta deve essere morbida, cedevole al tatto. Non appiccicosa, ma soffice, quasi come un antistress.

Di qui in poi le varianti sono infinite.

Io ci ho fatto dei pani lunghi e simpatici riempiti di panettone*.


125g di latte ben tiepido
250g di farina 0
125g di pasta madre a temperatura ambiente, rinfrescata da 3-4 ore
panettone*
uvette (a piacere)
olio
1 cucchiaio abbondante di zucchero

Sciogliere il lievito madre nel latte. Aggiungere l'olio, lo zucchero e la farina a pioggia. 
Mescolare bene con le mani e impastare cercando di incamerare aria nell'impasto.
Formare una pagnottina e lasciarla lievitare 24h in frigo coperta da pellicola trasparente. 
Il giorno dopo tirarla fuori dal frigo, lasciarla ambientare alla temperatura ambiente per qualche ora, poi stenderla e fare delle pieghe non schiacciando l'impasto, ma provando a trattenere tutta l'aria incamerata. 
Tagliare dei pezzi di impasto, allungarli e stenderli poco poco con i polpastrelli. mettere all'interno il panettone e richiudere formando una sorta di sigaro.
Spolverare leggermente di farina e coprire con un panno asciutto.
Lasciar lievitare per un paio d'ore al caldo.

Scaldare il forno a 180°, mettervi dentro una ciotola piena d'acqua e poi infornare fino a doratura.
Il tempo è variabile, ma circa 30 minuti per filoncini molto sottili.
Con la presenza di acqua, rimanendo l'impasto umido, ci vuole sempre un po' di più, ma così si garantisce la morbidezza all'interno e una crosticina croccante e invitante fuori.


*Ogni anno benedico questa ditta che manda sempre degli ottimi panettoni in casa mia (sapete che se una cosa mi fa schifo non lo nego), senza richieste di post o pubblicità (al contrario di altri marchi che dicono di mandare un assaggio e poi richiedono il post dietro!) ma quest'anno non sono riuscita a finirli "in tempo" perchè mi sono messa a dieta :) quindi infuria il riciclo attivo, gustoso e tattico delle ultime fettine rimaste (e scampate dalla parentela senza fondo che ogni anno viene a farci visita!)

***

PS: mi è arrivata una carinissima mail da parte di un'amica lettrice che dopo aver letto un mio post e un libro della Littizzetto, comparando le due date aveva pensato al plagio della Litti...

Rosalba mi ha scritto "Ora visto che il tuo post è di giugno 2012 - e il libro della Littizzetto è uscito a Novembre 2012-, 2 sono le cose: O sei Luciana Littizzetto, o la stessa ha plagiato questo post."

(copio e incollo la risposta che le ho dato, c'ho 'na certa età ed è 'na certa ora... ;) )
Anch'io dopo aver letto il commento sono stata colpita dalla somiglianza, se non altro del tema e della battuta (che, dato l'argomento mi era venuta proprio facile facile) poi ho fatto una ricerca su internet ed è venuto fuori che lo stesso pezzo scritto nel libro era in realtà un suo monologo del 2010 (http://tv.excite.it/luciana-littizzetto-e-il-tantum-rosa-V78238.html) e del 2011 (http://www.youtube.com/watch?v=OGMDl70ZKS4
In realtà, non volendo e non sapendo sono io che l'ho scopiazzata :/
Mi ricordo quel post, mi ricordo bene di averlo scritto dopo che mi ero fatta 4 risate con mia mamma e altre sue amiche in cui prendevamo in giro la pubblicità, la battuta se tantum mi da tantum non sapevo assolutamente che fosse già stata fatta dalla Litti, ahimè... e l'amica di mia sorella realmente s'è mangiata gli ovuli vaginali!!! Quindi mi dispiace tantissimo, un sentito grazie per la segnalazione, che, nonostante fosse intesa al contrario, è andata comunque a buon fine, non sapevo assolutamente che anche lei avesse scritto tali cose :) anzi, a dirla tutta, ora mi dispiace di aver postato qualcosa di "poco originale" :) 
E mi sento di fare delle scuse pubbliche a te e alle altre lettrici per questo disguido assolutamente non voluto :)

***
e finalmente la ricetta della PM...

Lievito Madre:
Impastare
100g di farina
50g di acqua
la punta di un cucchiaino di miele (i lieviti si nutrono di zuccheri!)

mettere in un barattolo pulito leggermente unto in fondo con un po' d'olio d'oliva, chiudere con il coperchio e lasciare in dispensa per 48 ore.

Pesare l'impasto, aggiungere lo stesso peso in farina e metà del peso in acqua e impastare.
Aggiugnere un goccio d'olio evo nel fondo del barattolo e rimetterci la nuova pagnottina.

Continuare a "rinfrescare" (questo è il termine corretto per questi passaggi) ogni 48 ore nello stesso modo: aggiungendo lo stesso peso in farina e metà del peso in acqua.
Di volta in volta la massa aumenterà. Potete limitare la quantità buttandone via sempre un pezzo (circa metà) in modo da non dover lavorare con quantità di impasto immense!
Di rinfresco in rinfresco i lieviti diventeranno sempre più attivi e piano piano compariranno delle belle alveolature nell'impasto che lascerete riposare in dispensa.
Dopo circa 10 giorni per me potreste iniziare ad usare il vostro lievito.
Se è bello attivo potete anche lasciarlo in frigo.
Così facendo si può ritardare di 2-3 giorni il rinfresco.
Se lo lasciate in frigo prima di utilizzarlo rinfrescatelo a temperatura ambiente e tenetelo fuori per 4-5 ore in modo che il lieviti si riattivino.

***

6 commenti:

  1. Non sapevo del PM-day, ma ieri ho spacciato anche io per la prima volta e mi sono emozionata a sapere che una parte della mia creatura continuerà a vivere in mani altrui!
    ;)

    buon we

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  2. Io non ho la pazienza per fare la pasta madre. Ma nemmeno una vicina come te quindi penso proprio che prima o poi la pigrizia cederà il posto alla necessità.

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  3. aspettavo il PM-day per farmi regalare un po' di pasta da chi aveva avuto la pazienza di farla.. ma visto che sfortunatamente non sono riuscita ad andarla a prendere, ho preso la Decisione: il prossimo we provo a farmela da sola.. speriamo bene.. in caso di emergenza ricorrerò sicuramente ai tuoi consigli!!

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  4. complimenti, apprezzo tantissimo la tenacia di chi riesce a portare avanti in "progetto" della pasta madre! io non credo proprio che ne sarei capace! chissà però che buoni che sono questi pani! baci e buon lunedì!

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  6. Ciao! Trovo davvero lodevole l'idea di utilizzare la pm..e che divertente e sorprendente l'episodio della Littizzetto! Tornerò di sicuro a leggerti con piacere. Intanto mi sono unita al tuo blog:) Un caro saluto, Alison

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