Oggi è la giornata mondiale per la prevenzione del tumore al seno, e il mese di Ottobre si tinge di rosa; da brava studentessa di Medicina non potevo non accogliere con immenso piacere la proposta di Tania e di tutte le altre blogger di creare un post dedicato a questa patologia prevalentemente al femminile.
Questo post dunque sarà ROSA, come rosa è il nastro che contraddistingue la lotta a questo tumore. Tante sono le informazioni indispensabili, io partirò dalla Prevenzione, perchè questo è un post un po' lunghetto, quindi vorrei puntare l'attenzione in primis su queste importantissime "abitudini" che tutte dovremmo adottare!
(Cercherò di riassumere il più possibile, ma le nozioni fondamentali sono tante!)
Fondamentale è la Prevenzione Primaria:
Per ridurre il rischio di ammalarsi basta evitare una dieta ad alto apporto calorico e il frequente consumo di carni rosse e prediligere l'assunzione di frutte e verdura fresche, controllare il proprio peso corporeo e fare una regolare attività fisica, limitare gli alcolici, valutare attentamente (con il proprio ginecologo!) i pro e i contro della terapia ormonale sostitutiva dopo la menopausa e magari attuare l'assunzione di farmaci alternativi per alleviarne i disturbi.
Questi comportamenti da evitare sono infatti i FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI, ovvero quelli che con un po' d'attenzione possiamo e dobbiamo evitare per ridurre l'incidenza del tumore al seno.
Esistono poi, purtroppo, dei fattori di rischio NON modificabili (sesso femminile, età, menarca precoce, nulliparità, gravidanze tardive, familiarità, predisposizione genetica, patologie predisponenti) quindi oltre alla prevenzione Primaria, indispensabile per noi tutte, ci sono anche altri tipi di prevenzione da attuare assieme alla primaria:
Prevenzione Secondaria
Una diagnosi precoce riesce ad individuare tumori di piccole dimensioni, a stadi iniziali di malattia e quindi con prognosi decisamente migliore.
Gli esami consigliati hanno modalità diverse a seconda dell’età della donna.
• Età inferiore a 40 anni
Sono sufficienti la corretta informazione, l’autopalpazione, la visita senologica e l’esame ecografico (ogni 2 anni a partire dai 30 anni).
Se però si tratta di donne a rischio, queste devono in tal caso rivolgersi allo specialista per personalizzare il proprio programma di sorveglianza diagnostica.
Per le donne che intendano programmare la prima gravidanza oltre i 35 anni è consigliabile eseguire prima una mammografia, integrata da un’ecografia mammaria.
Le giovani donne “sintomatiche” devono rivolgersi al senologo per la visita clinica e per gli ulteriori approfondimenti diagnostico-strumentali.
• Età superiore a 40 anni
La LILT consiglia alle donne a partire dai 40 anni di età di eseguire possibilmente una mammografia all'anno, in associazione alla visita senologica, eventualmente integrata dall’ecografia specie per le donne con seno radiologicamente denso o nelle donne “sintomatiche”.
La persistenza di immagini di difficile interpretazione o la presenza di elementi di sospetto renderà necessaria l’effettuazione di un prelievo con ago, che a seconda dei casi potrebbe essere preceduto dalla Risonanza Magnetica.
Per le donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni (periodo di picco di incidenza maggiore di cancro mammario) ci sono programmi di screening organizzato, che garantiscono una volta ogni 2 anni l’esecuzione gratuita di una mammografia e, se necessario, degli ulteriori accertamenti diagnostici.
L’invito a partecipare ai programmi di screening organizzato avviene mediante una comunicazione individuale che esorta ad entrare e a seguire il percorso offerto dall’ASL.
Prevenzione terziaria
Questo tipo di prevenzione è quello che si applica alle donne che siano state già trattate per un tumore al seno, al fine di ridurre il rischio di ricadute della malattia, le complicanze ed i problemi connessi ai trattamenti (riabilitazione), siano essi di natura fi sica, psicologica e/o sociale. La guarigione dal tumore al seno non può prescindere infatti dall’attenzione alla qualità della vita della donna e alla sua reintegrazione nell’ambiente familiare, lavorativo e sociale.
A quali segni dobbiamo prestare attenzione?
• Nodulo ovvero tumefazione dalla consistenza dura.
• Alterazioni dell’areola e/o del capezzolo
• Secrezioni dal capezzolo, particolarmente se ematiche o sierose
• Alterazioni della cute della mammella: arrossamenti locali o diffusi, affossamenti o al contrario ispessimenti della pelle, che può assumere un aspetto simile a quello della buccia di un’arancia, evidente soprattutto se si alzano le braccia in alto o se, con le mani appoggiate sui fianchi si fa forza con esse contro le anche.
• Alterazioni della forma e del volume della mammella. E' normale avere un seno diverso sia di forma che di volume rispetto l'altro, ma quando le alterazioni compaiono ex novo bisogna farsi controllare dal senologo!
• Aumento di dimensioni di un linfonodo ascellare (anche se spesso benigni fare un accertamento non costa nulla!)
Attenzione: Ogni volta che una donna avverte uno o più di questi segni e più in generale una modifica della propria mammella deve rivolgersi al proprio medico o allo specialista: è meglio avere una rassicurazione in più che una diagnosi di tumore!
Quali visite sono consigliate!?
Visita clinica senologica
Viene svolta da un Medico Specialista in Senologia con l’intento di riscontrare l’eventuale presenza di segni clinici sospetti e meritevoli di ulteriori indagini.
Mammografia
E' un esame fondamentale per la diagnosi di tumori mammari ancora non palpabili, di piccole dimensioni, di microcalcificazioni che possono essere espressione di lesioni precancerose.
Ad essa non si deve mai rinunciare se si sospetta un tumore, qualunque sia l’età della donna. La dose di raggi X impiegata è molto bassa, quindi il rischio di danni alla salute è del tutto trascurabile rispetto ai benefici di una diagnosi precoce.
E' un esame fondamentale per la diagnosi di tumori mammari ancora non palpabili, di piccole dimensioni, di microcalcificazioni che possono essere espressione di lesioni precancerose.
Ad essa non si deve mai rinunciare se si sospetta un tumore, qualunque sia l’età della donna. La dose di raggi X impiegata è molto bassa, quindi il rischio di danni alla salute è del tutto trascurabile rispetto ai benefici di una diagnosi precoce.
Ecografia
È un esame che trova una particolare indicazione nelle mammelle dense alla mammografia, come generalmente appaiono quelle delle donne al di sotto dei 40-50 anni d’età.
Viene di solito consigliata a donne in giovane età, soprattutto se in possesso di fattori di rischio e sempre, come integrazione alla mammografia, a donne sintomatiche.
Con questo esame infatti è possibile distinguere un nodulo solido da una cisti a contenuto fluido. Inoltre con l'uso combinato del color-doppler è possibile avere ulteriori informazioni riguardo al nodulo solido.
Viene di solito consigliata a donne in giovane età, soprattutto se in possesso di fattori di rischio e sempre, come integrazione alla mammografia, a donne sintomatiche.
Con questo esame infatti è possibile distinguere un nodulo solido da una cisti a contenuto fluido. Inoltre con l'uso combinato del color-doppler è possibile avere ulteriori informazioni riguardo al nodulo solido.
Esame citologico e/o istologico
Questi esami vengono effettuati quando vi sia un sospetto clinico o radiologico di un tumore al seno. La conferma diagnostica, infatti, si ottiene esclusivamente attraverso prelievi di cellule o di tessuto del nodulo o dell’area in cui sia stata riscontrata un’anomalia.
- Agoaspirato: attraverso un ago sottile, simile a quello utilizzato nelle comuni iniezioni intramuscolo, si prelevano delle cellule che consentono di eseguire un esame citologico, cioè una valutazione di eventuali anomalie presenti nelle cellule.
- Biopsie con ago: queste procedure utilizzano un ago più grosso e sono infatti precedute da un’anestesia locale.
Rispetto al più semplice agoaspirato, tutte le tecniche di ago-biopsia consentono di eseguire un esame istologico del tessuto asportato, e quindi formulare una diagnosi più completa.
Risonanza Magnetica
La Risonanza Magnetica viene fatta a giudizio del radiologo o dello specialista, ad integrazione della mammografia e dell’ecografia (quindi non come indagine di primo livello) in particolari condizioni, come la sorveglianza diagnostica di pazienti portatrici di alterazioni geniche o in giovani donne con forte familiarità.
Il testo è stato riportato ed in parte modificato da
per un approfondimento e per completezza di dati visitare il sito
o
Ti ringrazio veramente molto cara zebretta della lunga ed esauriente "spiegazione".
RispondiEliminaBuona settimana cara.
Brava, d'altronde SAPERE e' il punto da cui partire!
RispondiEliminaCara Zebretta grazie per tutte le informazioni che hai condiviso in questo blog... un bacio
RispondiEliminaGrazie Zebrilla!
RispondiEliminaQui tutto FULL! Ci andrò comunque (a pagamento)
Sono assolutamente per la prevenzione!
Brava Zebretta ! un bellissimo post di informazione ;-))
RispondiEliminaComplimenti per l'interessantissimo post dedicato ad una nobilissima iniziativa!!! Un abbraccio e felice giornata
RispondiEliminaVorrei che non ci fosse solo un giorno all'anno per sensibilizzare le donne su questo argomento.
RispondiEliminaUn post "tecnico" ed esauriente ...
RispondiEliminawow! quante informazioni, grazie!
RispondiEliminaBaci!
Francesca
bellissima fotooooo!!!!!!
RispondiEliminabaci!
Grazie ragazze! Carlotta ha centrato assoltamente il punto, si dovrebbe attuare un'informazione continua, cosa che spero pian pianino avvenga in tutta Italia. La consapevolezza è il primo passo verso la riduzione del rischio!
RispondiEliminaEffettivamente è un post molto molto tecnico (e lungo!), ma vedo continuamente in Reparto donne ricoverate per mastectomie solo perchè sono arrivate tardi alla diagnosi, ci sono signore che arrivano a stadi avanzatissimi proprio perchè non hanno mai avuto informazioni complete ed esaurienti in materia... A dirla tutta ci sarebbero ancora mooolte precisazioni da fare, ma già mi sembrava di avere scritto un papiro così ;P Un bacio a tutte e buona serata!!!
E' tutto il giorno che bazzico in qua e la nei post che per l'occasione si sono tinti di rosa ma quest ocredo sia i lpiù completo, preciso e dettagliato! Accipicchia, hai fatto davevro un ottimo post, molto efficacie e di gran effetto! Brava! E se vuoi passare da me... mi farebbe molto piacere ospitarti nella mia cucina! Io intanto mi segn otra i tuoi sostenitori così passo a trovarti nei prossimi giorni! :-)
RispondiEliminaDa una dottoressa come te non poteva che nascere un post così preciso e specifico...quando mi diventi didattica mi piaci da morire!!!A parte gli scherzi...grazie per questo post...è importante!Bacio
RispondiEliminaBellissimo post ! Brava davvero . Un abbraccio , chiara
RispondiEliminaTra tutti i post che ho visto oggi questo è sicurmante quello più preciso ed easauriente! Grazie a te per aver contribuito a diffondere la campagna, il tuo post è prezioso!
RispondiEliminaCiao, cara! Oggi la mia adorata zebra ha le pois rosa!..
RispondiEliminaUn bacione
Ciao cara e grazie per le informazioni dettagliate che ci hai dato.Bellissimo post!
RispondiEliminaBaci,baci,Raffa
deliziosamente esauriente!ottimo lavoro! e quella foto è di una tenerezza assoluta:)
RispondiEliminabaci